Nel nostro precedente articolo (che potete trovare qui), ci siamo soffermati sui pericoli derivati dal portare avanti più attività in contemporanea.
Come anticipato alla fine dell’articolo precedente, uno dei metodi più diffusi e di maggiore efficacia, per ottimizzare le proprie attività è la tecnica del pomodoro.
Nata alla fine degli anni 80, La tecnica si è rapidamente diffusa nell’ambito dello sviluppo web, e nella programmazione in generale, per poi diffondersi anche in moltissimi altri settori. In HR-Executive non solo la utilizziamo per gestire le nostre attività, ma all’interno dei percorsi di Lean, Agile, e di Change Management che abbiamo realizzato, e che continuiamo a realizzare per i nostri clienti, è uno degli strumenti che insegniamo ai Team.
I nostri clienti la utilizzano proficuamente in settori come:
- manifatturiero
- digitale
- Management e Servizi
Veniamo dunque a come si Applica.
Innanzitutto munitevi di supporti fisici:
- Timer (meglio se da cucina ed a forma di pomodoro)
- Matita
- Pos-it o Fogli di Carta
No, non siamo boomer, ma dateci retta, in questo tipo di attività anche la componente visuale, tattile ha una grande importanza, e soprattutto amplifica l’efficacia del metodo.
La tecnica si compone di 6 passi:
- Decidere l’attività da svolgere
- Avviare il timer di 25 minuti
- Si lavora solo su quella attività
- Si termina il lavoro quando suona il timer
- Si fa una breve pausa di 5 minuti
- Dopo 4 pomodori si fa una pausa più lunga
Lo scopo principale di questa tecnica è ridurre l’impatto delle interruzioni interne ed esterne sulla concentrazione.
Fateci caso: quante volte vi capita in una giornata lavorativa di essere interroti dal collega al grido di:
“hai 2 minuti che ti dico una cosa al volo”?
Il trick che da sempre suggeriamo è quello di riservarvi, circa a metà giornata, un pomodoro specifico all’ascolto delle loro richieste, così da poter inserire le attività collegate a quelle richieste, in una giusta pianificazione.